Titolo originale: Show Dogs Paese: UK, USA Anno: 2018 Durata: 92 minuti Genere: Avventura, Commedia
Sceneggiatura: Max Botkin, Marc Hyman Fotografia: David Mackie Montaggio: David Freeman, Sabrina Plisco Musiche: Heitor Pereira Scenografia: Amanda McArthur Costumi: Claire Finlay Trucco: Emma Cowen, Angel De Angelis, Katie Jacobs, Leigha Keaveny e altri Effetti speciali: Dominic Allan, Dominic Blake, David Caunce, Gerry Glynn Produttore: Deepak Nayar, Philip von Alvensleben Produzione: Open Road Films, Riverstone Pictures Distribuzione: Eagle Pictures Data di uscita: 10 Maggio 2018 (Cinema)
Max è un agente eccezionale, un cane poliziotto addestrato, beniamino di tre piccioni, abituato a cavarsela da solo. Una notte, al porto, s'imbatte nel rapimento di un cucciolo di panda e nell'agente dell'FBI che sta investigando sul caso. Tra Max e l'umano Frank non è amore a prima vista, ma il commissario non sente ragioni e li accoppia: parteciperanno sotto copertura ad una prestigiosa mostra canina al Caesar's Palace di Las Vegas e sgomineranno il contrabbando illegale di animali rari. La coppia sbirro su due zampe e cane poliziotto ha fatto la storia di cinema e televisione ma non conosce stanchezza.
In questa spy comedy si ricorda con affetto Turner e il casinaro e si scherza (il cane scherza, per la verità) su chi sia il casinaro a questo giro. Non è soltanto una battuta. L'accento partenopeo del Rottweiler Max, il suo carisma da detective navigato e il suo giro di ammiratori di ogni specie (dal carlino Carly ai piccioni che aspirano a fargli da supporto per via aerea) sono ben posizionati, funzionali, ma non riservano sorprese. La variabile più interessante è invece la scelta di Will Arnett per il ruolo di Frank. Arnett non è un mattatore, né il suo understatement è sinonimo di calma e sicurezza. Volendo riprendere la definizione che Max dà di se stesso, anche Frank si potrebbe dire un "incrocio di fascino e mistero", ma sono il fascino della nevrosi e il mistero di cosa ci faccia lì. Piacevolmente impiegato in altri e differenti ruoli, Arnett non si è mai tolto veramente di dosso il personaggio di Gob Bluth, il suo impaccio e il suo tocco di follia. Peccato che il copione di Show Dogs non gli dia mai la giusta occasione, preferendo tenere le luci della ribalta sui personaggi a quattro zampe. Il film si lega facilmente (e nobilmente) alle iniziative in favore della difesa degli animali, tanto quelli minacciati dal contrabbando quanto quelli schiavi della mania del botox (dei loro folli padroni), ma è nella figurina di Felipe, un Papillon dagli occhi umidi e dal cuore spezzato, che fa capolino, dietro la macchietta, l'idea che la rincorsa di premi e denaro costringa i migliori amici dell'uomo ad una ... vita da cani, ignorandone i sentimenti e l'incredibile lealtà. Per essere un film in cui si abbaia e si ringhia, Show dogs è teneramente innocuo, ma la versione italiana, con le voci di Giampaolo Morelli per Max, Malgiolio per Felipe e Valeria Marini per l'inguardabile Persefone, aggiunge un pizzico di divertimento in più al quadro d'insieme, senza esagerare.