Titolo Album:Zzala
Artista: Lazza
Data di pubblicazione: 14/04/2017
Durata: 36 minuti e 34 secondi
Genere: Rap
Dischi: 1
Tracce: 11
Produttore: Low Kidd, Lazza e Dj Slait
Etichetta: 333 MOB Srl
Jacopo Lazzarini, in arte Lazza, nato a Milano il 22/08/93, ex membro del collettivo Zero Due e attuale membro della Blocco Recordz. Si è fatto notare per l'abilità tecnica in Real Talk e nei freestyle pubblicati sul web. Tra le prove che lo hanno visto protagonista ci sono la strofa in KetaMusic Vol. 2 (in "B. Rex Bestie" e "Bella idea") di Emis Killa. Pianista capace, ha frequentato per anni il conservatorio, fa parte del collettivo di produttori 333 Mob insieme a Low Kidd. A K1, disco uscito per Blocco Recordz, seguirà un altro disco ufficiale tuttora in lavorazione.
Discografia essenziale:
2017 - Zzala
Pagina facebook Ufficiale di Lazza: url= https://www.facebook.com/officialazza/ [b]
[b] Il nome di Lazza è senza dubbio uno di quelli che, pur riconoscendolo, è rimasto sempre un po’ a margine, perché sotto l’ala di un rapper più esposto come Emis Killa, perché sotto un etichetta che non gli ha concesso libertà creativa e decisionale, perché i suoi lavori non sono mai andati oltre i mixtape ed i featuring, perché qualcosa per avere un metro di giudizio forse non esisteva neanche per lui, che la sua esperienza e la sua credibilità se l’è costruita tramite il mondo del freestyle che , come sappiamo, non sempre coincide con la capacità nel saper scrivere i testi. Finalmente quest’anno le cose sono cambiate, Lazza è uscito dalla Blocco Recordz, ha cestinato il progetto cui era al lavoro ed ha deciso di tirare su il collettivo 333 Mob assieme ai produttori ed artist director Low Kidd e Dj Slait, punte di diamante della Machete Records. Il percorso che ci ha accompagnato sino all’uscita dell’album è fatto di singoli che hanno attirato parecchia attenzione su di lui e adesso che “Zaala” è finalmente fuori noi siamo qui per raccontarvelo.
L’album, ascoltandolo nel suo insieme, restituisce a chi lo ascolta un senso di compiuto, con un intro ed un outro (che non devono essere necessariamente legati al concetto di brevità) che spiccano per qualità e contenuti, con uno sviluppo del disco vario e sperimentale, dove il rapper si misura con metriche e flow differenti, a volte efficaci e piacevoli, altre volte più scontati ed opachi. Non ci sono infatti veri e propri difetti, se non una certa omogeneità che possiamo riscontrare nel contenuto e nella produzione delle undici tracce che compongono l’album, che sono quindi croce e delizia. Sin dai titoli infatti, può esser dedotto che lo sviluppo di concetti e contenuti complessi sia messo un po’ da parte a favore dell’accessibilità nell’ascolto, che comunque non esclude la cura col quale l’album è stato confezionato. Vi parleremo così dei brani, che ci raccontano bene l’anima del disco, escludendo quelli che sono già editi da un po’ di tempo, ovvero DDA e Maleducati (che ci sono comunque piaciuti parecchio.